Perché Jonathan?

“Era di primo mattino, e il sole appena sorto luccicava sulle scaglie del mare appena increspato. A un miglio dalla costa un peschereccio arrancava verso il largo. E fu data la voce allo Stormo. E in men che non si dica tutto lo Stormo Buonappetito si adun, si diedero a giostrare ed accanirsi per beccare qualcosa da mangiare. Cominciava cos una nuova dura giornata. Ma lontano di l solo soletto, lontano dalla costa e dalla barca, un gabbiano si stava allenando per conto suo: era il gabbiano Jonathan Livingston.”

Quando si trattò di trovare un nome per il noviziato del nostro gruppo scout qualcuno ebbe la felice idea di chiamarlo Jonathan, come il gabbiano del racconto di Richard Bach.

In uno stormo noioso, che si occupava solo di mangiare, che non immaginava nulla aldilà della propria scogliera, cresce Jonathan. Ribelle, coraggioso, sprovveduto, testardo come davvero sono spesso i novizi, ma contemporaneamente è un giovane che sperimenta, che lavora duramente per superare i propri limiti, che prova tante cose, che persevera, che vuol diventare adulto, proprio come vogliamo che sia un novizio.

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